Merenda tipo Buondì

Cosa ci può essere di meglio che iniziare la giornata con una buona colazione, magari come quella che facevamo nella nostra infanzia, una buona tazza di latte e un Buondì da inzuppare dentro? Questo è quello che ho pensato stamattina. E così mi sono subito messa a lavoro. Ho preso il mio lievito madre e ho cominciato ad impastare cercando di trovare le giuste proporzioni che mi potessero dare come risultato quella merenda che tanto adoravo da bambina. Non passava giornata che io non ne avessi mangiato uno. Credo di essere riuscita nel mio intento. Certo non sarà proprio quello, ma devo ammettere che gli si avvicina molto. Sono molto contenta del risultato ottenuto!

Ingredienti: per due merende grandi e 6 mono porzioni
per l’impasto
650 gr. di farina 0 forte (io ho usato quella per pane della Coop)
325 gr. di zucchero semolato
200 gr. di lievito madre
2 uova medie

150 gr. di latte
250 gr. di burro morbido
1 fiala di aroma di vaniglia (o i semi di una bacca di vaniglia)
la buccia di 2 limoni grattugiata
9 gr. di sale

per la glassa
1 albume d’uovo
1 cucchiaio di zucchero semolato
200 gr. di pasta di mandorle
q.b. di zucchero in granella

stampi da plum cake

Procedimento
Nel cestello della planetaria mettere la farina setacciata, il latte e lo zucchero ed avviare la macchina a velocità 1. Far girare un paio di minuti quindi aumentare leggermente la velocità e aggiungere le uova, uno per volta; quando l’impasto sarà omogeneo, unire il lievito madre a pezzetti e fare impastare per bene fino a che sarà del tutto amalgamato col resto del composto. Fate lavorare la planetaria a velocità sempre costante, fino a che l’impasto non risulterà bene incordato ed elastico, quindi valutate con le mani la consistenza e se dovesse risultare troppo compatto e tirato, unite ancora un poco di latte per idratarlo ulteriormente, poco per volta e molto lentamente, per non rompere la maglia glutinica che dà l’incordatura. Impastate fino a che vedete che si stacca del tutto dalle pareti e solo a questo punto unite il burro in pomata, sempre a piccole quantità e aspettando che sia incorporato del tutto prima di aggiungere il successivo (se non è abbastanza morbido, scaldatelo leggermente a microonde o a bagno maria e lavoratelo con una frusta fino a farlo ammorbidire del tutto ma non fondere, deve risultare cremoso), insieme all’ultima quantità di burro unite anche il sale. Completate l’impasto facendo lavorare la macchina ancora per 10 minuti circa quindi trasferitelo su una spianatoia unta con del burro, ungetevi anche le mani per evitare che il composto si attacchi, dategli 4 o 5 pieghe, per dare più forza al lievito, formate una palla e mettete in una ciotola a lievitare coperta con pellicola alimentare in un luogo a riparo da correnti d’aria fino al raddoppio del volume, (io l’ho messa nel forno spento, con un pentolino di acqua calda vicino per dargli calore).  Riprendete l’impasto, tagliatelo in tre parti, date a ciascuna 3-4 pieghe per ciascuna e mettetele negli stampi in silicone (io ho usato 2 da plum cake e uno di sfere per le mono porzioni). Rimettete a lievitare fino ad arrivare al bordo degli stampi, quindi cuocere a forno preriscaldato statico a 180° per i primi 10 minuti, quindi impostate a ventilato e cuocete per altri 15 minuti circa (fate la prova stecchino, deve uscire asciutto); nel frattempo preparate la glassa miscelando in planetaria, con la foglia K, l’albume, lo zucchero e la pasta di mandorle. Distribuite la glassa ottenuta sulla superficie dei buondì, spolverizzate con lo zucchero in granella e infornate nuovamente per 5 minuti a grill a 200°. Sfornate e fate raffreddare prima di gustarli. Buona colazione a tutti!

/ 5
Grazie per aver votato!

Print Friendly, PDF & Email

3 Comments

  • Rosy

    Grazie per la segnalazione relativa alle modifiche apportate Paola, sei sempre gentilissima!!!
    Un abbraccio anche a te!!

  • Paola Arena

    Grazie infinite Rosy. Sai, come hai detto tu, questa è stata la merenda che, come per tanti altri, ha accompagnato la mia infanzia e quindi, ad essa mi lega un valore affettivo. Certo la ricetta è ancora in fase di perfezionamento, in quanto solo provando e riprovando si possono ottenere ottimi risultati, ma ti assicuro che a detta dei miei figli, è comunque già buonissima; ma io sono una perfezionista quindi cercherò di migliorarla ancora. Sicuramente ho già deciso di aumentare la dose dello zucchero nell'impasto e anche l'aroma della buccia del limone deve essere intensificata, cos' come la quantità di burro, quindi mi metto subito all'opera. Se hai già copiato la ricetta ti prego di ricontrollarla per correggere le modifiche che ho apportato alle dosi degli ingredienti. Il mio motto è "provare, provare e riprovare". Ti abbraccio.
    Paola

  • Rosy

    Ciao Paola, che meraviglia questa ricetta!!! Pensa che mio padre mi racconta che da ragazzino (anni '50 circa) mangiava il Buondì….quindi esisteva già da allora…è una merenda che accomuna diverse generazioni…
    è stato bellissimo che ti sei cimentata nella realizzazione di un dolce che per tantissime persone riveste un valore affettivo!! E sei stata bravissima nel riuscire a realizzarlo..ti faccio i miei migliori complimenti!!
    Un bacione!!
    Rosy